Siamo nel cuore pulsante tra Ostiense e Marconi, nell’XI Municipio, dove, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, Roma scriveva una delle sue pagine più dinamiche. Qui, accanto al Mattatoio di Testaccio e nei pressi di un polo ferroviario strategico, nel 1863 nasce il Ponte dell’Industria, o Ponte di Ferro: collega la Stazione di Porta Portese a Termini e apre la strada alla prima vera zona industriale della Capitale.
L’Opificio non si è mai fermato. Oggi, grazie al progetto di rigenerazione urbana firmato
Italiacamp e Studio Lococo, questo luogo si trasforma in un polo innovativo dove tradizione e futuro si incontrano.
Grazie a un’attenta operazione di restauro, è stata recuperata la collezione della Ditta Medici, con imponenti stemmi in gesso e marmo e antiche colonne. Tra gli ambienti più suggestivi, un lungo corridoio con le pareti coperte da lastre di marmi differenti, costituiva il “campionario” della Ditta Medici.
La maggior parte degli scarti, frutto di decenni di lavorazioni e tagli di marmi pregiati, è stata utilizzata per i pavimenti alla palladiana dei grandi ambienti interni, che si affiancano a diverse e raffinate pavimentazioni originali. Una scelta che riflette la filosofia del progetto architettonico: nulla è andato perduto. Ogni frammento, ogni dettaglio è stato recuperato e trasformato, in un dialogo continuo tra memoria,
sostenibilità e innovazione.
Nuovi spazi, nuove idee, nuove opportunità: l’Opificio Italiacamp è un punto di riferimento per chi crede nella cultura, nella sostenibilità e nell’innovazione.
Scopri una storia che parla di Roma, ma guarda al mondo. Perché al suo interno, ogni angolo racconta il ciò che è stato, e ogni progetto scrive il futuro.